Tecniche utilizzate dall’osteopata
Gli approcci manipolativi utilizzati dall’osteopata sono quattro e si suddividono nel seguente modo:
- Manipolazioni articolari: finalizzate a normalizzare l’informazione neurologica del segmento vertebrale e a riportare ad un range fisiologico la mobilità articolare. Spesso è percepibile uno schiocco durante l’esecuzione della manovra.
- Manipolazioni viscerali: specifiche nei casi di riflessi neurologici di tipo viscero-somatico. Gli organi possono influire attraverso il sistema nervoso autonomo sulla struttura muscolo-scheletrica, e in particolare sulla colonna vertebrale, o si possono instaurare alterazioni fisiologiche del loro funzionamento, dovute a molteplici cause.
- Tecniche connettivali/fasciali: utili per modificare il metabolismo cellulare. Queste tecniche manuali incrementano l’attività cellulare e micro circolatoria dei tessuti; determinano altresì un miglioramento della mobilità articolare perché risolvono tensioni anomale nel tessuto connettivo, che è poi quello che definisce la nostra forma del nostro corpo e quindi della postura.
- Tecniche cranio-sacrali: tecniche tanto dolci quanto potenti; consistono in mobilizzazioni molto fini delle ossa craniche con l’obiettivo di riequilibrare il movimento autonomo cranio-sacrale detto MRP (meccanismo respiratorio primario).
L’equilibrio perduto di questo “ritmo” e l’alterazione della cinetica delle ossa craniche è spesso responsabile di disfunzioni quali: cefalee, emicranie, disfunzioni cervicali, nausea, vertigini, disturbi transitori all’occhio e alla vista, problemi delle vie respiratorie superiori e disturbi posturali riflessi alla colonna vertebrale.