Vitamina D come base per la sana crescita dei nostri bambini
vitamina D indispensabile per la sana crescita dei bambini
Sentiamo spesso parlare di Vitamina D, ai neonati viene somministrata dai primi giorni di vita per prevenire il rachitismo ed eventuali carenze.
La carenza di vitamina D nel bambino e nel lattante si sviluppa per la scarsa esposizione solare o per l’esigua quantità di vitamina D contenuta nel latte materno durante la fase dell’allattamento, quindi osservando tutte le precauzioni per l’esposizione ai raggi solari, soprattutto in questa stagione è veramente un toccasana trascorrere più tempo possibile all’aria aperta.
Il rachitismo è una malattia, ormai di rarissima osservazione, caratterizzata da un difetto di calcificazione delle ossa, causata principalmente da una mancanza di Vitamina D.
La malattia si manifesta soprattutto durante il periodo di maggiore accrescimento osseo, in particolare nei primi due anni di vita.
Al giorno d’oggi sono molto cambiate le abitudini alimentari, di comportamento e soprattutto le condizioni socio-economiche, pertanto è molto difficile avere una carenza importante di vitamina D e di conseguenza sono raramente riscontrabili le classiche manifestazioni cliniche del grave rachitismo del passato (deformità alle ossa, soprattutto del torace e degli arti).
Tuttavia i rari casi ancora riscontrabili, anche se di lieve entità, stanno a testimoniare una condizione di potenziale sviluppo della malattia, riscontrabile spesso solo con analisi del sangue (dosaggio di calcio, fosforo e soprattutto fosfatasi alcalina) o radiografie delle ossa.
L’interesse attuale è pertanto spostato maggiormente sulla prevenzione. Il fabbisogno giornaliero di Vitamina D nel bambino è di 400 U.I. (10 microgrammi) al giorno, nei prematuri è invece di 1.000 U.I. al giorno, per i primi mesi di vita.
La Vitamina D in parte si forma nell’organismo e in parte viene assunta con gli alimenti.
La parte sintetizzata direttamente dall’organismo per potersi formare ha però bisogno dei raggi ultravioletti del sole che irradiando la cute trasformano la provitamina in essa contenuta in vitamina attiva.
La quantità che si forma è in genere sufficiente per l’adulto, comunque é sempre condizionata dal clima, dal periodo di esposizione al sole e anche dal tipo di pigmentazione cutanea (più la pelle è scura meno vitamina D si forma).
Tra gli alimenti che contengono Vitamina D sono da ricordare:
- il latte materno: 20 -100 U.I. al litro
- il latte vaccino: 20 U.I. al litro
- latti artificiali: il contenuto varia da 300 a 500 U.I. al litro
- 1 tuorlo d’uovo: 150-200 U.I
- carne: 100 U.I. ogni 100 gr.
- fegato: 200 U.I. ogni 100 gr.
- burro: 60 U.I. ogni 100 gr.
- olio di fegato di merluzzo: 10.000-20.000 U.I. ogni 100 gr.
- aringhe – tonno: 300 – 1.000 U.I. ogni 100 gr.
Come si può vedere l’alimentazione da sola non può essere sufficiente alle necessità del bambino (a meno che non venga alimentato con aringhe, tonno e olio di fegato di merluzzo!)
Solo con i latti artificiali qualche volta si può arrivare a ricoprire il fabbisogno minimo giornaliero), così come da sola non è sufficiente l’irradiazione solare (eccetto il periodo estivo, in particolare d’inverno, l’unica parte scoperta dei bambini è il naso!).
Alla luce di quanto detto è comprensibile perché è indicata la profilassi con Vitamina D fin dai primi giorni di vita e per almeno un anno – un anno e mezzo circa…
e poi non ci resta che portare i bambini “fuori” all’aria aperta appena possibile (compatibilmente con le condizioni climatiche) tutto l’anno…